Follemente cieco

Follemente cieco

 

Tiravi i fili della mia esistenza,

salivo svelto

sui treni infiniti delle tue parole.

Spostavi le porte dei tuoi sogni,

seguivo agile

l’ordito complesso dei tuoi desideri.

Falena spaventata,

mi attirava la luce della tua gioia

ma perpetuamente mi scottavo

con il calore intenso della tua rabbia.

La tua bellezza era corda

che stringeva i polsi del mio orgoglio.

La tua indifferenza tendeva

il vibrante elastico della mia paura,

su cui danzava come acrobata

il tuo offuscato egoismo.

Il mio sognante sguardo

stupido s’infrangeva sulla tua corazza,

mentre buttavi nei miei occhi

la sabbia pungente della vanità,

vagavo nell’illusione dei ricordi,

follemente cieco.

 

BAROFFIO Alessio,  Gorla Minore (VA)