Le donne della mia terra

Le donne della mia terra

 

Si allontanano i riflessi del giorno

e la luce del crepuscolo si perde

tra le pieghe mute della collina,

con sogni di vento torno

sempre a strade ferme nel silenzio.

Inebriano profumi di menta i vicoli

quando le ombre della sera si distendono

seduti i vecchi all’ombra degli anni

rammentano ricordi di campi maturi di grano

e vigne profumate di mosto.

Viandanti del tempo segue il pensiero

brandelli di vita lasciati con i sogni

al grido del rovo e alla zolla arida,

nostalgie di voci attraversano l’anima

di stagioni chiuse sotto la cenere dei tralci

bruciati al camino nelle sere di pioggia.

Qui da noi fiorisce il mandorlo amaro,

muri di pietra disegnano deserti,

mani aride accarezzano

la solitudine della ginestra

e non è facile cogliere frutti

sui tramonti dei campi.

Profumano d’albe le donne della mia terra

e di pane caldo appena sfornato,

con fili di luna si annodano i capelli,

vanno con passi di rugiada prima che l’afa

inchiodi la gola all’arsura dei campi.

Con pazienza aspettiamo il fiorire

della spiga negli occhi della sera,

respira il tufo sulla pelle il passato

quel che resta di noi è l’impronta

lasciata dal sole tra le crepe dei muri.

 

Antonelli Mina, Gravina di Puglia (BA)