Voce dal carcere

VOCE DAL CARCERE

 

Il sole vedo splendere nel cielo,

nell’anima s’affaccia primavera!

Il Male s’è dissolto col suo gelo

… ma in petto sento urlare la bufera.

 

Le voci dell’angoscia non rivelo,

pronuncio solo un’umile preghiera;

il Redentore in cuore ha tolto il velo

ed entra Luce, quando si fa sera.

 

Vorrei campare ancora per quel poco

che basta per estinguere la brace

rimasta dentro… ad attizzare il fuoco.

 

E cerco senza tregua la mia pace,

prendendo questa vita come un gioco

dove chi oltraggia… tra i perdenti giace.

 

AUTORE: ROBERTO MESTRONE

 

“Nel pregevole componimento, intenso dal punto di vista tematico, lo spaccato di una vita struggente e drammatica si stempera.

Dai versi pacati emergono il messaggio di speranza e il desiderio di libertà che l’uomo ricerca sempre, anche al di fuori delle sbarre.

L’autore, dotato di personalità sensibile, attraverso l’emozione e l’empatia, ridesta nel lettore la ricerca della pace e dell’amore: “… nell’anima s’affaccia primavera! Il Male s’e’ dissolto… entra Luce, quando si fa sera.”

Il lettore, catturato dalla musicalità dolente che affiora dalla due quartine e dalle due terzine, ha così l’opportunità di riflettere sulla toccante tematica quotidiana.”