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All’ombra di un ricordo
ascolto il sussurro del vento pieno di stelle.
Il cuore appeso a quel filo invisibile
che riannoda sponde lontane
mentre s’adagia l’onda a riposare
nel grembo del mare.
E’ in questo silenzio assorto
che ritorna devota memoria
di propizia stagione
quando eravamo come due navi
sull’oceano sterminato,
solitarie sotto lo stesso cielo
a percorrere rotte su acque d’infinito.
Ebbri di sogni e carezze,
nelle notti di fuochi accesi all’orizzonte del cuore,
rubavamo il fiato alle stelle
per respirare d’immenso
prima che l’alba spegnesse l’incanto.
Cosa rimane di noi e dei nostri anni
adesso che il giorno non si nutre più di speranze
e il tempo scandisce i nostri passi incerti
mentre i gabbiani ricamano nel cielo
sentieri d’infinito?
Siamo approdati alle rive del silenzio,
l’anima sospesa s’attarda sulla soglia
mentre dal mare si leva un canto
e il velo della notte
accompagna un nuovo passaggio oltre …
Muscardin Rita, Savona
I miei versi hanno, stasera,
cadenze di altre sere e sapore
di antiche tenerezze.
E’ caduta su me, in sommesso
subbuglio, la tua assenza, padre,
ricamandomi dentro una fessura
ruvida di buio e di silenzio.
Te ne andasti, in una notte
d’autunno, portando con te,
come dolce fardello, il candore
del tuo tempo antico.
Oggi, in abisso di vuoto, una voce
nel vento s’impiglia nel cuore.
Forse in quella voce è rimasto
il tuo amore. E mi chiama
al risveglio, a un approdo confuso,
a un convegno fra assenti, …
Ma … poche sono ormai le mie
illusioni nei caldi giorni dell’estate,
quando, come fantasma solitario,
mi aggiro per i sentieri deserti
dell’orto, punzecchiata dall’erba
arida e dai rami secchi, non più
cullata dalle carezze dei tuoi occhi.
Pesto solo ricordi che gelano il cuore
e stringo fra le dita nuvole di dolore.
Non parlo, non penso, non piango.
Calpesto i pensieri che tentano
di dar luce, schiacciando sotto
i piedi le loro inutili radici.
E intanto invento nuovi misteri
per il rosario della vita …
Fragomeni Emilia, Genova
Si allontanano i riflessi del giorno
e la luce del crepuscolo si perde
tra le pieghe mute della collina,
con sogni di vento torno
sempre a strade ferme nel silenzio.
Inebriano profumi di menta i vicoli
quando le ombre della sera si distendono
seduti i vecchi all’ombra degli anni
rammentano ricordi di campi maturi di grano
e vigne profumate di mosto.
Viandanti del tempo segue il pensiero
brandelli di vita lasciati con i sogni
al grido del rovo e alla zolla arida,
nostalgie di voci attraversano l’anima
di stagioni chiuse sotto la cenere dei tralci
bruciati al camino nelle sere di pioggia.
Qui da noi fiorisce il mandorlo amaro,
muri di pietra disegnano deserti,
mani aride accarezzano
la solitudine della ginestra
e non è facile cogliere frutti
sui tramonti dei campi.
Profumano d’albe le donne della mia terra
e di pane caldo appena sfornato,
con fili di luna si annodano i capelli,
vanno con passi di rugiada prima che l’afa
inchiodi la gola all’arsura dei campi.
Con pazienza aspettiamo il fiorire
della spiga negli occhi della sera,
respira il tufo sulla pelle il passato
quel che resta di noi è l’impronta
lasciata dal sole tra le crepe dei muri.
Antonelli Mina, Gravina di Puglia (BA)
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TITOLO POESIA |
PROVENIENZA |
AUTORE |
1) |
Barano d’Ischia (NA) |
Balestriere Pasquale |
|
2) |
Tivoli (RM) |
Brasili Luigi |
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3) |
Agropoli (SA) |
Miglino Antonietta |
TITOLO POESIA | PROVENIENZA | AUTORE |
Il conto dei giorni | Barano d’Ischia (NA) | Balestriere Pasquale |
Voce in dissolvenza | Tivoli (RM) | Brasili Luigi |
Ho cercato | Agropoli (SA) | Miglino Antonietta |
Notte d’estate quieta | Simonini Valter | |
Il tempo dei ricordi | Damiano Antonio | |
Temporale di fine estate | Casadei Franco | |
L’ultima preghiera | Marconi Fulvia | |
L’uomo, il tempo e le stelle | Dimichele Antonio | |
Poeta è la luna | Spina Rosanna | |
Non mi pervade l’ansia del futuro | Ladik Donato |